Dietro gli specchi del Depot Boijmans
Dietro alla spettacolare facciata a specchio di questo edificio circolare ubicato al cuore del Museumpark di Rotterdam si cela il primo deposito d’arte al mondo accessibile al pubblico: il Depot Boijmans van Beuningen. Qui è possibile ammirare nella sua interezza la collezione d’arte dell’omonimo museo, costituita da oltre centocinquantamila opere d’arte. Prima della costruzione del deposito, la collezione era custodita, per la stragrande maggioranza, all’interno di più depositi e, pertanto, praticamente inacessibile al pubblico. Oggi, l’intero edificio è tappezzato di opere d’arte fruibili da parte del pubblico: dallo spettacolare ingresso al pluripremiato giardino pensile. Il sesto ed ultimo piano dell’edificio è abbellito da quattro – o meglio sei – eleganti porte a bilico in rovere.
L’arte vista da una diversa prospettiva
Il Depot Boijmans non organizza mostre: le opere d’arte che custodisce sono classificate in base a materiale e disciplina. Per garantire l’ottimale protezione delle opere d’arte, si sono allestiti quattordici vani deposito climatizzati. Cinque distinte zone climatiche con diversi livelli di temperatura e umidità garantiscono la presenza di perfette condizioni per la conservazione di dipinti, opere in metallo, materiali organici e non organici e materiali fotografici a colori e in bianco e nero. Il deposito consente al visitatore di ammirare l’arte da una diversa prospettiva, motivo per cui non è difficile rimanere piacevolmente sorpresi dalla visione di opere d’arte mai viste in precedenza. Inoltre, la forma circolare dell’edificio consente di ammirare le opere della collezione da ogni possibile angolazione. Da qualsiasi posizione lo si osservi, davanti agli occhi si schiuderà un mondo artistico del tutto nuovo.
Quadro vivente
Il deposito è stato progettato dall'architetto Winy Maas, co-fondatore dello studio architettonico MVRDV di Rotterdam. Il suo obiettivo era quello di dare vita ad un edificio accessibile che fosse in grado di far vivere da vicino al visitatore il processo di conservazione di una collezione d’arte. È questa l'idea da cui nasce la forma rotonda dell’edificio: non avendo né una facciata né una parte posteriore, l'edificio può essere ammirato in tutta la sua bellezza da ogni lato. Per far sì che l’edificio andasse ad integrarsi senza soluzione di continuità nell’ambiente circostante, la soluzione per cui Maas ha optato è stata quella di dotarlo di una spettacolare facciata riflettente costituita da 1.664 pannelli di vetro specchiante per una superficie complessiva di 6.609 m2 di vetro. La sterminata superficie in vetro regala all’edificio l’aspetto di un quadro vivente il cui scenario cambia giorno dopo giorno a seconda delle condizioni meteorologiche.
Un gioiello in rovere all’ultimo piano
Gli ascensori in vetro conducono il visitatore al sesto ed ultimo piano del deposito in men che non si dica. Qui, accanto all’area tecnica dell’edificio, si trovano il ristorante ed uno spazio dedicato agli eventi. I due ambienti sono collegati da una passerella che i visitatori possono utilizzare per attraversare l’atrio. Anche quest’ultima, nota con il nome di “showcase 13”, è costellata di opere d’arte in mostra. La schiera di porte a bilico allineate che separa l’area eventi dal ristorante è un vero gioiello. Quattro porte a bilico in rovere firmate FritsJurgens chiudono o garantiscono elegantemente accesso al locale a seconda delle necessità. Quando l’area non ospita alcun evento, le porte rimangono aperte ad un angolo di 90°. Tutte aperte in contemporanea, l’una accanto all’altra, con la stessa angolazione, le porte fanno bella mostra di sè regalando, allo stesso tempo, una spettacolare visuale sullo skyline di Rotterdam.
Due in una
Le porte sono state realizzate dall’azienda Roord Binnenbouw di Amsterdam in collaborazione con Kersten Constructie. Ciascuna porta è larga 2 metri, alta 4,5 e pesa circa 300 kg. Nonostante il loro notevole peso, per metterle in movimento basta solo sfiorarle delicatamente, dice Jeroen Iemhoff. In qualità di direttore vendite di FritsJurgens, Jeroen ha partecipato attivamente al progetto Boijmans. “La facilità con cui si aprono e chiudono è qualcosa che non finisce mai di stupire chi le ammira. E, grazie agli specchi che le sovrastano, le porte appaiono ancor più alte di quanto siano in effetti. Il fatto che nessuna cerniera o serratura risulti visibile suscita un effetto davvero particolare. Particolare interessante: una delle quattro grandi porte ne integra una di minori dimensioni appositamente riservata agli addetti alla ristorazione che possono, così, accedere all’ambiente retrostante senza dover necessariamente aprire le enormi porte.”
System M+
Per poter avere il pieno controllo del movimento delle porte, si è optato per le cerniere System M+ di FritsJurgens. “Grazie ad esse, nonostante le loro dimensioni davvero importanti, le porte si chiudono alla perfezione con un movimento fluido ed elegante,” spiega Iemhoff. Una delle richieste della committenza era che le porte si potessero aprire tutte con la stessa angolazione invitando i visitatori ad accedere all’area eventi. La cerniera System M+ assolve questo compito alla perfezione. La sua funzione 30º Speed Control consente di impostare la velocità del movimento di chiusura a proprio piacimento e, utilizzando la funzione Damper Control, si ha la garanzia che le porte si chiudano sempre in modo fluido ed elegante. Inoltre, la possibilità di bloccare la cerniera a varie angolazioni fa sì che le quattro porte a bilico abbiano sempre un aspetto sofisticato ed elegante, sia da aperte che da chiuse.